Torino (25 giu) - 10 milioni gli italiani che soffrono di artrosi cervicale. Una malattia molto frequente, se malattia può essere definita, perchè in realtà, l'artrosi cervicale si può considerare un evento fisiologico, come i capelli bianchi e della quale è affetta che quasi tutta la popolazione sopra i 60anni. Nella stragrande maggioranza dei casi la sintomatologia, pur dolorosa e fastidiosa per il paziente, non comporta gravi conseguenze neurologiche. Sono soprattutto le compromissioni neurologiche, radicolari o midollari che fanno diventare gravi le manifestazioni cliniche della malattia. L'artrosi cervicale può restringere il canale vertebrale in cui passa una struttura nervosa importantissima e danneggiarla: il midollo spinale. Un problema che può arrivare al punto da far perdere l'uso delle gambe. Questi casi, pochi ma molto costosi a livello assistenziale, si possono risolvere chirurgicamente. E' da questi dati che partiranno i lavori del convegno "La chirurgia dell'artrosi cervicale oggi", in programma domani e sabato all'ospedale Molinette di Torino. Il convegno, organizzato dal professor Antonio Solini, primario di Ortopedia e Traumatologia, verterà sugli interventi in sala operatoria, di ortopedia o neurochirurgia, in grado di restituire l'uso degli arti inferiori ai pazienti in cui l'artrosi ha ristretto il canale vertebrale, ledendo il midollo e quindi bloccando i trasmettitori nervosi. |